note biografiche:
Gabriella Bulfaro nasce a Potenza nel 1979, inizia il suo percorso artistico sin da piccola ed all’età di 8 anni vince il primo premio di disegno “Colori sul Basento”.Nel 1998 si trasferisce a Firenze per frequentare la facoltà di Architettura e in quegli anni studia anche fotografia. Nel 2005 si laurea con una tesi sul progetto di un museo demo-etnoantropologico nei Sassi di Matera, pubblicata dalla Regione Basilicata nell’ambito del premio “Le migliori tesi sulla Basilicata”.Trasferitasi a Siviglia e successivamente a Madrid per lavorare alla Facoltà di Architettura della Universidad Politecnica, realizza contemporaneamente anche lavori di scenografia di grafica, tra cui alcune copertine di libri.Dal 2006 al 2010 vive e lavora all’esterno, Spagna, USA e Inghilterra, partecipa contemporaneamente a diverse mostre di fotografia collettive e personali, oltre a concorsi fotografici “Premio Artkne 2012” – vincitrice/ “Con occhio di donna”- 2° premio/ “Premio Internazionale di Fotografia Viaggio in Basilicata 2006” – selezionata).Nel 2016 pubblica come illustratrice la favola “La lunga notte del tempo”, editore Universosud, autrice Francesca Antonella Amodio, psicologa e psicoterapeuta. Frequenta dal 2017 la Scuola di Illustrazione e Fumetto “Redhouse Lab” di Potenza. Attualmente vive e lavora a Potenza presso la Provincia di Potenza.
note sull’opera:
Leonardo Da Vinci e Leonardo Sinisgalli, secoli li dividono ma qualcosa li accomuna profondamente, la genialità, la passione per l’arte e lo studio dell’ingegneria, che hanno mescolato, fuso, rendendoli uno parte dell’altro. Per entrambi la coesione tra ingegneria e arte è stato il disegno: flussi, principi ed equazioni, geometrie sinuose si fanno spazio e rendono la raffigurazione tecnica più artistica. Nel mio graffito voglio raccontare uno dei punti che esalta l’incredibile matrimonio tra arte ed ingegneria: il tema del volo, il volo visto da due geni. Entrambi si dilettano con esso, lo studiano, lo approfondiscono, ma sopratutto lo disegnano. Per Leonardo da Vinci era un sogno, quello di veder l’uomo spiegarsi nel cielo, progetta quindi delle ali, studia i flussi di aria che fanno muovere due elissi (il preludio di quello che diventerà un elicottero). Leonardo Sinisgalli dedicò al volo numerosi disegni, in un periodo in cui quest’ultimo prende il posto della poesia, scrive infatti “….Dire e disegnare è più necessario che vivere. Di vivere c’è ne possiamo dimenticare..” (in “L’Immobilità dello Scriba”). Si diletterà come grafico, a lui risale infatti un manifesto del volo Roma-Tokyo di Alitalia su cui è raffigurato lo schizzo a matita di un cavallo, in cui la linea sinuosa fa da padrone. La composizione del graffito trae ispirazione dalle varie figure prima citate che i due geni hanno realizzato sul volo, immagini legate tra loro dal filo conduttore del disegno: i compassi di L. Da vinci tracciano curve che, insieme alle linee nere, rimandano al tratto schizzato.