note biografiche:
Filippo Ianniello (Terzigno, NA, 24/5/1964) si forma presso il Liceo Artistico Statale di Napoli e si laurea in Architettura nel 1994 con una tesi sulle Forme naturali come strutture in architettura. Svolge la professione di architetto ed è docente di Storia dell’arte e Disegno nei licei. La sua attività artistica si centralizza in una serie di complementi di arredo, pezzi unici, realizzati in materiale lavico. Partecipa a numerose mostre, presso Araldica Gallery a Bologna, Galleria Talentho a Modena, Art Gallery a Capri e Positano, Manidesign di Simona Perchiazzi a Napoli, Camera-works di Raffaele Celentano a Monaco di Baviera. Partecipa al progetto Land Art al Parco Monumentale di Baia Campi Flegrei e a Land Art presso il lago d’Averno, Pozzuoli. Ha una competenza specifica nell’ambito delle caratteristiche dei materiali vulcanici del Vesuvio e il loro impiego. Collabora con il Fraunhofer Institut fur Bauphysik (IBP) per le ricerche sull’Architettura vernacolare nel Mediterraneo e nell’area vesuviana, e i materiali da costruzione tra archeologia ed ecologia.
note sull’opera:
Il lavoro svolto a Montemurro nell’estate 2023 è stato essenzialmente “ricognitivo” ed è partito con una conoscenza volutamente sommaria della tecnica del graffito polistrato. Polistrato, appunto, dialogo con lo scarto in profondità del piano. La materia, le sabbie hanno rappresentato l’angolazione geologica obbligata in alcune piastre di piccolo formato, embrioni di una possibilità a scala maggiore.