note biografiche:
Vive e lavora tra Napoli e Procida. Pittore, architetto e saggista è stato tra i promotori della”Prop Art” (Napoli 1973) e della “Pittura di Storia” (Roma 1984). Espone in mostre nazionali e internazionali, tra cui: “XV Triennale di Milano” (1973); “Bienal de Arquitetura” (San Paolo do Brasil 1973); “X Quadriennale di Roma” (1974); “Dall’opera al coinvolgimento”, Galleria civica di arte moderna (Torino 1977); “Per esempio il Mito”, Galleria dell’Occhio (New York 1983); “Il fascino della carta” (Reggio Emilia 1984); “Gabinetto della grafica” della Galleria d’arte moderna di Bologna (1984); “L’impassibile naufrago: le riviste sperimentali a Napoli negli anni ’60 e ’70”, Museo Pignatelli (Napoli 1986); “A di Artes” (Cuba 1999); “Vesuvius by Franco Lista”, “Il Ramo d’oro” (Napoli 2005); “Le porte di Tiberio”, Centro Ignazio Cerio (Capri 2006); “Acquarellisti napoletani”, Santa Maria la Nova (Napoli 2008); ”Segni per libri – rettangoli d’amore”, Palazzo comunale di Civitanova Marche (2009). Autore dei testi e consulente, con Luciano Scateni e Nino Ruju, del programma televisivo nazionale “Tenera è la notte”, Rai Tre (1987). Ha organizzato e allestito varie mostre, tra cui: “Manzù e Brandi: la scultura è un raggio di luna”, (Procida 1988); “Sette grandi sculture di Bruno Munari sul lungomare Caracciolo”, (Napoli 1990). E’ stato ricercatore confermato presso la Facoltà di Architettura di Napoli e Ispettore per gli Istituti d’istruzione artistica del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. E’ docente al Laboratorio artistico-espressivo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
note sull’opera:
…L’asino alato sorvola Montemurro e tutta la Val d’Agri. Come novello Angelus Novus appare prodigiosamente in cielo poiché è definitivamente scomparso in terra, dove transitava come umile e paziente mezzo di trasporto. La sua improbabile riapparizione è epifania asinina della ingenuità segnando un’altra sparizione: il fresco candore degli abitanti di un tempo. Il paesaggio della fantasia, dove tutto diventa possibile, l’asino alato in un cielo nuvoloso ci dà il senso dello spazio e della libertà.