Come si fa un graffito polistrato?

La sabbia di Montemurro, grazie alle sua composizione, è l’elemento cardine del graffito

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FASE 1: SETACCIO

La sabbia di Montemurro, l’elemento che rende unico il nostro graffito, viene setacciata. Attraverso la tecnica del setaccio la sabbia viene raffinata, per separare le parti più sottili da quelle più grosse o anche per separare alcuni elementi mescolati nella massa come pietre o foglie.

Solo se setacciata la sabbia potrà diventare malta e quindi dare origine al graffito polistrato.

FASE 2: PREPARAZIONE DELLA MALTA

Gli elementi fondamentali per la creazione della malta sono: la sabbia, la calce e l’acqua.

La calce è il più antico e apprezzato dei leganti utilizzati dall’uomo per edificare, decorare e proteggere le sue costruzioni. Mescolata con sabbia, ha trovato impiego nelle malte da muratura da tempi antichissimi e reperti archeologici ottimamente conservati ne attestano a tutt’oggi valore e durabilità.

Questi elementi, sapientemente composti in proporzioni tali da conferire all’impasto opportuna lavorabilità e adeguate caratteristiche fisico-meccaniche, una volta compiuti i processi di presa e indurimento daranno vita ad una sostanza agglomerante che diventerà la base di tutto il lavoro successivo.

FASE 3: IL DISEGNO E LA PIGMENTAZIONE DELLE MALTE

Il primo Graffito Polistrato “il Circo” conta ben 10 strati di malta colorata.

Questo perché il disegno del cartone preparatorio prevedeva l’utilizzo di 10 colori; quindi, il numero degli strati di malta colorata è dato dai colori utilizzati nel disegno.

Il disegno, che può essere centrale oppure modulare, viene realizzato su cartone. Nella costruzione del disegno si deve tenere conto delle esigenze di lavorazione relativa alla possibilità di graffiare agevolmente il materiale. (Non tutti i disegni possono diventare un graffito).

La colorazione delle malte avviene grazie a pigmenti colorati. I pigmenti sono chiamati comunemente “terre” in quanto la maggior parte dei colori tradizionali proviene da giacimenti naturali. Leone utilizzò terre naturali, oggi la chimica ha immesso nel mercato una serie di pigmenti artificiali. 

FASE 4 : LA STESURA DELLE MALTE

Le malte vengono stese per strati in funzione del disegno da ottenere. Durante la fase di stesura la malta viene applicata sulla superficie con la cazzuola americana. Ogni malta avrà uno spessore di 3 mm. Una volta asciutto il primo strato si passa alla stesura del secondo e così via…

La stesura delle malte non è casuale ma segue ordini cromatici ben precisi ed ha bisogno di tempi relativamente lunghi per fa si che lo strato sottostante non assorba la pigmentazione dello strato superiore.

FASE 5 : IL CALCO E IL GRAFFIO

Posizionato il cartone sull’ultimo strato di malta ancora umido, si procede alla trasposizione del disegno mediante diverse tecniche.

La tecnica dello spolvero prevede la realizzazione di maschere forate da sovrapporre alle parti da decorare; il trasferimento del disegno avviene mediante l’utilizzo di polvere colorata. Il disegno finale si presenta a punti ravvicinati quanto basta per la fedele ricostruzione del motivo decorativo. Questa è la tecnica più antica e, ad oggi, quella meno utilizzata.

Un’altra tecnica, è quella del calco. Si “ricalca” il disegno con una matita o un qualsiasi strumento dalla punta morbida. Una volta ricalcato tutto il disegno, sull’ultimo strato di malta ancora fresco, resterà incisa la sagoma del disegno.

Il video proiettore viene spesso utilizzato per riportare sulla superficie da lavorare disegni ricchi di particolari.

Una volta che sull’ultimo strato di malta sarà presente la sagoma del disegno, saremo pronti per graffire. Il graffito è giocato sul contrasto dei colori: il disegno deve indicare con chiarezza le zone da asportare per ritrovare il diverso colore nello strato sottostante, tenendo presente di non realizzare zone troppo sottili nell’intonaco che potrebbero rompersi al momento dell’incisione.

Graffiando il primo strato ed asportandolo secondo lo schema decorativo previsto, compare quello sottostante di colore diverso. Il disegno emerge graffiando la superficie, togliendo il colore e lasciando solo quello necessario alla figura.