Si parte dall’invito rivolto agli artisti “a visitare con occhi contemporanei il paesaggio complesso del rurale delle aree interne in termini culturali, ambientali, sociali e antropologici”
Il concetto di ruralità è molto mutato negli ultimi anni, il divario tra campagna e città non è più così evidente, la tecnologia è presente anche in luoghi sperduti, i cittadini scelgono di vivere un’esistenza più legata alla natura, nascono gli orti urbani.
Molti sono gli argomenti legati al concetto di rurale, ma qual è la ruralità contemporanea? Nasce la sinergia tra antico e moderno. Quali i mutamenti? La sensibilità dell’arte e la potenza dell’immagine a volte possono aiutare a capire e a riflettere sulle condizioni di vita e sui bisogni umani.
La nostra è la società delle contraddizioni, di grandi richhezze e di grandi povertà, di territori spopolati e di territori ad elevata densità abitativa, di grandi conoscenze e di scelte radicali.
Invitare gli artisti a riflettere sulla ruralità contemporanea in un luogo dove convivono pascoli incontaminati, petrolio, eoliche, campi coltivati, orti, produzioni d’eccellenza, è davvero una sfida alla riflessione sulle contraddizioni del nostro vivere quotidiano.
Gli artisti e le opere del 2015
Beatriz Chamussy – In transformazione
Carlos Yamil – Olio Maialino
Gerardo Del Castillo – Zapata contemporaneo
Patrizia Grieco – Amaltea
Salvatore Manzi – Senza titolo
Riccardo Maniscalco – Palingenesi